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La chiesa attuale non è quella originaria medioevale, di cui conosciamo l'esistenza grazie alle carte topografiche del borgo antico. Fu costruita probabilmente nel primo medioevo all'epoca dell'edificazione del Palazzo Ducale. Fu distrutta dal violento terremoto che colpì la diocesi di Trivento nel 1720, fu ricostruita nel 1725 per volontà del duca di Vastogirardi e marchese di Caccavone Nicola Petra, e riconsacrata il 13 settembre dello stesso anno dal vescovo diocesano Alfonso Mariconda; infine fu ampliata ad opera del duca Giuseppe Maria Petra, figlio di Nicola, nel 1762.
La chiesa si presenta a tre navate asimmetriche, a croce latina, poggianti su un basamento di roccia. Il piano attuale della chiesa è sopraelevato, e soggiace su un terrapieno, che nel corso degli ulteriori rifacimenti intervenuti, ha coperto l'ossario sottostante, in cui presumibilmente venivano sepolti i duchi di Caccavone. Di pregevole fattura sono i dipinti delle Anime Purganti, dell'ultima cena e di Sant'Antonio Abate; presente il reliquiario con un'urna contenente un osso del braccio di San Prospero martire, patrono di Poggio Sannita, portato nel 1743 dal cardinale Vincenzo Petra, arcivescovo di Damasco, che lo aveva estratto dal corpo del martire nelle catacombe di San Calepodio a Roma, col permesso di papa Clemente XII. Un gruppo in cartapesta riproduce in dimensioni poco più che presepistiche una S. Anna che insieme a S. Gioacchino reggono per le mani una Madonna Bambina. Secondo alcuni si tratterebbe di una Sacra Famiglia, ma io propendo per la prima ipotesi. Significativo il ritrovamento, nella campagna di sondaggio dell'agosto 2000, della tomba del Duca Nicola Petra, vestito, con il teschio e lo scheletro, sotto l'organo. La navata centrale si presenta mozzata dal lato dell'abside, mentre le volte ricordano uno stile tardo barocco - neoclassico.




