Giuseppe JACOVONE nacque a Caccavone il 21 gennaio 1909.
Laureato in giurisprudenza, avvocato, Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.
Cultore profondo degli studi umanistici, penetrato da cultura e spirito classico, amò le lettere forse più del diritto.
La sua cospicua opera è costituita da liriche che in parte ha pubblicato su giornali o riviste e da poesie anche in dialetto, delle quali diverse sono inedite. Il suo componimento più celebre fu quello scritto in occasione dell’inaugurazione dell’acquedotto comunale nel 1936: “Funte vecchie e funte nove”.
Celibe, trascorse gli ultimi anni della sua vita lontano dal paese natìo, morì a Napoli il 6 febbraio 1979.
Laureato in giurisprudenza, avvocato, Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.
Cultore profondo degli studi umanistici, penetrato da cultura e spirito classico, amò le lettere forse più del diritto.
La sua cospicua opera è costituita da liriche che in parte ha pubblicato su giornali o riviste e da poesie anche in dialetto, delle quali diverse sono inedite. Il suo componimento più celebre fu quello scritto in occasione dell’inaugurazione dell’acquedotto comunale nel 1936: “Funte vecchie e funte nove”.
Celibe, trascorse gli ultimi anni della sua vita lontano dal paese natìo, morì a Napoli il 6 febbraio 1979.