Franco PORRONE è nato a Poggio Sannita il 5 marzo 1948, figlio unico di una famiglia di contadini.
Fino all’età di 10 anni è vissuto a Poggio Sannita in contrada Castel di Croce dove ha frequentato le scuole elementari; in seguito, con la famiglia si è trasferito ad Agnone in contrada Marangoni. Dopo la morte del padre, nel 1963, continuò gli studi ad Agnone fino al conseguimento della maturità scientifica, ma nel contempo aiutava la madre nel lavoro dei campi. Nel 1968, grazie ad una borsa di studio, si iscrive alla facoltà di Lettere presso l’Università “la Sapienza” di Roma, conseguendo la laurea nel 1972 con il massimo dei voti e conseguendone un’altra in Psicologia l’anno successivo.
Franco PORRONE è stato autore di molti studi sulle origini e sulla storia della terra da cui proviene.
Ha pubblicato nel 1989: “Tratturi e fondovalli” sulle vie antiche e modene dell’Alto Molise; nel 1990: “La Tavola Osca – dalla Macchia di Capracotta al British Museum di Londra” che descrive la storia del ritrovamento del più importante reperto archeologico dei Sanniti; nel 1991: “Itinerari di paesi scomparsi: Scalzavacca e Carapellese”; nel 1992: “Storie di paesi” in cui si parla dei paesi di Villa Canale, Poggio Sannita e Schiavi d’Abruzzo.
Nel 1988 aveva invece pubblicato un saggio su Auro d’Alba, poeta futurista di Schiavi d’Abruzzo (CH) e nel 1990 la biografia del più illustre personaggio storico agnonese: Baldassarre LABANCA.
Fra gli altri interessi di Franco PORRONE da segnalare le collaborazioni a diversi giornali e riviste; le presentazioni e le recensioni a diversi libri fra cui “Vite dei Santi” di Nino RICCI. In occasione dell’inaugurazione del Palazzo Ducale di Poggio Sannita, nel 1994, fu autore di un’apprezzata ed autorevole relazione dal titolo: “Cenni storici su Poggio Sannita”. Molti altri sono gli scritti alcuni dei quali restano al momento inediti, a testimonianza di una vivacità artistica notevole.
Prematuramente scomparso per arresto cardiaco, verificatosi nella sua abitazione di c.da Marangoni (Agnone) il 21 luglio 2003, all'età di 55 anni. Viveva a Roma con il figlio, era Preside di scuola media .
Tratta dal libro: “Il Molise in poesia”, raccolta di poesie edita postuma, nel 2004, a cura della moglie Colomba Giuppone e del figlio Simone, la poesia Caccavone dedicata al suo paese natìo.
Fino all’età di 10 anni è vissuto a Poggio Sannita in contrada Castel di Croce dove ha frequentato le scuole elementari; in seguito, con la famiglia si è trasferito ad Agnone in contrada Marangoni. Dopo la morte del padre, nel 1963, continuò gli studi ad Agnone fino al conseguimento della maturità scientifica, ma nel contempo aiutava la madre nel lavoro dei campi. Nel 1968, grazie ad una borsa di studio, si iscrive alla facoltà di Lettere presso l’Università “la Sapienza” di Roma, conseguendo la laurea nel 1972 con il massimo dei voti e conseguendone un’altra in Psicologia l’anno successivo.
Franco PORRONE è stato autore di molti studi sulle origini e sulla storia della terra da cui proviene.
Ha pubblicato nel 1989: “Tratturi e fondovalli” sulle vie antiche e modene dell’Alto Molise; nel 1990: “La Tavola Osca – dalla Macchia di Capracotta al British Museum di Londra” che descrive la storia del ritrovamento del più importante reperto archeologico dei Sanniti; nel 1991: “Itinerari di paesi scomparsi: Scalzavacca e Carapellese”; nel 1992: “Storie di paesi” in cui si parla dei paesi di Villa Canale, Poggio Sannita e Schiavi d’Abruzzo.
Nel 1988 aveva invece pubblicato un saggio su Auro d’Alba, poeta futurista di Schiavi d’Abruzzo (CH) e nel 1990 la biografia del più illustre personaggio storico agnonese: Baldassarre LABANCA.
Fra gli altri interessi di Franco PORRONE da segnalare le collaborazioni a diversi giornali e riviste; le presentazioni e le recensioni a diversi libri fra cui “Vite dei Santi” di Nino RICCI. In occasione dell’inaugurazione del Palazzo Ducale di Poggio Sannita, nel 1994, fu autore di un’apprezzata ed autorevole relazione dal titolo: “Cenni storici su Poggio Sannita”. Molti altri sono gli scritti alcuni dei quali restano al momento inediti, a testimonianza di una vivacità artistica notevole.
Prematuramente scomparso per arresto cardiaco, verificatosi nella sua abitazione di c.da Marangoni (Agnone) il 21 luglio 2003, all'età di 55 anni. Viveva a Roma con il figlio, era Preside di scuola media .
Tratta dal libro: “Il Molise in poesia”, raccolta di poesie edita postuma, nel 2004, a cura della moglie Colomba Giuppone e del figlio Simone, la poesia Caccavone dedicata al suo paese natìo.
Caccavone:
‘Ncima nu colle sta Caccavone
che tamende e sfotte Agnone,
tra le Sente, le Trigne e le Verrine:
paese ‘c’addora de femmene e de vine.
La jende è bbona, capace, cortese:
ama e fatja sembr’a stu paese;
è ‘na jende povera, ma onesta,
sempre allegra, prond’a fa festa.
M’arecorde la chiezza e la chenecella,
Sande Prospere, tatone e mammella;
m’arecorde Castel de Croce la Scalzavacca
senza vianova, senza luce e senz’acca.
A Caccavone so‘ nate e so’ cresciute,
me so’ fatte gruosse e me ne so’ iute,
Caccavone è dentr’a stu core
Fina gnia l’anema nme esce fore.